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Un consumo più consapevole delle bevande alcoliche

08/02/2024

Un consumo più consapevole delle bevande alcoliche

Gli italiani, nei consumi fuori casa, prestano più attenzione alla salute. È un dato che emerge sempre più spesso a cui molti ristoratori stanno prestando grande attenzione nella creazione dei loro menu.

 

La ricerca che evidenzia questo fenomeno è di CGA by NIQ che, nel suo ultimo Consumer Pulse Report, concentra l’attenzione sul consumo delle bevande alcoliche da cui emerge che gli italiani sono sempre più propensi a scegliere bevande analcoliche e a basso contenuto alcolico.

 

L’indagine di CGA by NIQ ha evidenziato che per il mese di gennaio 2024 il 22% degli italiani ha pensato bene di smettere completamente di assumere bevande alcoliche, e che il numero di consumatori intenzionati ad eliminare l’alcol sale al 30% tra coloro che hanno un’età compresa tra i 18 e i 34 anni; mentre il 40% degli intervistati intende ridurne il consumo.

CGA by NIQCGA by NIQ

 

Il 61% delle persone, ovvero tre consumatori su cinque, hanno dichiarato di voler consumare bevande analcoliche, tra cui caffè, tè e soft drink tra le tre scelte principali e un quinto (20%) prevede di provare varianti analcoliche o a basso contenuto alcolico di bevande quali birra e cocktail.

 

Interessante scoprire che l’82% dei consumatori concorda sul fatto che nel

2024 darà priorità alla salute e al benessere ed un terzo (32%) pensa di moderare il consumo di alcolici durante tutto il corso dell’anno.

 

Daniela Cardaciotto, On Premise Sales Leader di CGA by NIQ, ha affermato, a margine dell’indagine: “Dopo un periodo di Feste intenso, i consumatori sono più attenti alla salute e alle spese, anche se molti di loro intendono ancora frequentare bar e ristoranti. I locali che propongono alternative interessanti alle bevande alcoliche e che offrono un buon rapporto qualità-prezzo, possono da un lato soddisfare le nuove

esigenze di consumo alcohol-free e dall’altro ampliare strategicamente la loro offerta”.

a cura di

Luigi Franchi

La passione per la ristorazione è avvenuta facendo il fotografo nei primi anni ’90. Lì conobbe ed ebbe la stima di Gino Veronelli, Franco Colombani e Antonio Santini. Quella stima lo ha accompagnato nel percorso per diventare giornalista e direttore di sala&cucina, magazine di accoglienza e ristorazione.
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