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Il Salone della Dieta Mediterranea, a Paestum dal 26 al 29 maggio

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25/05/2022

Il Salone della Dieta Mediterranea, a Paestum dal 26 al 29 maggio

Più di 100 ricercatori invitati, 50 chef che si esibiranno con i prodotti principe della Dieta Mediterranea, 500 studenti e docenti del territorio che parteciperanno ai workshop, 30 eventi, 100 aziende espositrici. 

 

Questi i numeri che caratterizzano il primo Salone della Dieta Mediterranea ospitato nella bellissima struttura del’ex-tabacchificio di Paestum dal 26 al 29 maggio

 

Sala&cucina e Amodo, la rete dei ristoranti etici hanno scelto di essere media-partner di questo evento che rientra nelle tappe della EU Agrifood Week promosso dalla Rappresentanza della Commissione Europea in Italia. 
Nei giorni del Salone troveranno il dovuto riconoscimento un patrimonio gastronomico unico al mondo, quello del Mediterraneo, che tanto può ancora fare per la salute delle persone.

 

Uno degli obiettivi del Salone è, infatti, quello di evitare che la Dieta Mediterranea diventi una cosa che ha fatto il suo tempo, anzi. La ristorazione più evoluta sta riscoprendo, utilizzandoli a pieno, i dettami e gli ingredienti di questa dieta, esaltandone i sapori, i gusti, il piacere di associare le produzioni con i luoghi bellissimi del Mediterraneo.

 

Del resto l’evento nasce proprio grazie alla capacità di fare rete che darà nuovo impulso al pensiero elaborato da Ancel Keys, viste le istituzioni che hanno contribuito alla realizzazione di Dmed: il Cnr – Consiglio Nazionale delle Ricerche, il Museo Vivente della Dieta Mediterranea; il Centro Studi Dieta Mediterranea Angelo Vassallo, Legambiente, Future Food Institute; Rural Hack, EDamus, il Comune di Capaccio – Paestum e il Comune di Pollica (comunità emblematica con l’intero Cilento nel riconoscimento Unesco).

I patrocini poi non si contano: Mipaaf – Ministero per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Regione Campania, Ordine dei Tecnologi Alimentari di Campania e Lazio, e vanta una prestigiosa componente di partner scientifici e tecnici, tra i quali si segnalano: l’Università Federico II – Dipartimento di Agraria, il Parco Archeologico di Paestum e Velia, il parco Nazionale del Cilento, Alburni e Vallo di Diano, il Parco Nazionale del Vesuvio, Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali (CUEBC) di Ravello, Slow Food, Fondazione Ebris, Cibus-Fiere di Parma, e le aziende Sole 365, Convergenze, Campus Lab, In Cibum, Terra Cilenti. Impegnati nell’evento anche il Consorzio Mozzarella DOP Campania, il Consorzio della Pasta di Gragnano, il Consorzio del Pomodorino del Piennolo e quello dei vini del Vesuvio e il Consorzio Vita Salernum Vites, infine il Consorzio della Rucola Igp Piana del Sele e il Consorzio del Carciofo Tondo di Paestum Igp.

 

Li abbiamo citati tutti perché questa rete non deve legarsi solo in occasione dell’evento. Questa rete è la forza del Paese, è necessario che si sviluppino iniziative come questa, in mille luoghi, per dare al nostro patrimonio di cibo, di luoghi e di bellezza il valore che merita e che mette l’Italia in testa ai pensieri di milioni di persone quando si pensa a dove si vorrebbe vivere.

“Mediterraneità – scrivono gli organizzatori - è un sentire comune che viene avvertito e reso esplicito anche nelle contaminazioni. E’ uno sguardo che stimola la circolazione di idee e si rivela di estrema importanza sociale alla formazione di un’interculturalità che alla base della cooperazione fra i popoli e alla mutua comprensione tra civiltà diverse”.

 

Per il programma clicca qui https://www.salonedietamediterranea.it 

a cura di

Luigi Franchi

La passione per la ristorazione è avvenuta facendo il fotografo nei primi anni ’90. Lì conobbe ed ebbe la stima di Gino Veronelli, Franco Colombani e Antonio Santini. Quella stima lo ha accompagnato nel percorso per diventare giornalista e direttore di sala&cucina, magazine di accoglienza e ristorazione.
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