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La musica dello Spirito e del territorio

17/05/2023

La musica dello Spirito e del territorio

Il progetto nasce per promuovere la musica e la cultura del territorio e creare sinergie fra diverse culture e diverse professioni. L’obiettivo è quello di attrarre visitatori, italiani e stranieri, e diffondere l’immagine di un territorio, compreso tra Langhe, Roero e Monferrato, che molto ha da offrire come patrimonio materiale e immateriale.

Si chiama Spirito, ed è l’essenza dell’edizione 2023 di Roero Cultural Events, il festival di musica da camera promosso da International Music Excahange Association, in programma dal 2 al 25 giugno, che lega alla cultura musicale la promozione del territorio del Roero insieme a Langhe e Monferrato e narra la terra e ciò che offre, dove la musica è il punto di partenza per arrivare al luogo passando per l’offerta enogastronomica. Perché la musica riflette e rispecchia le tendenze culturali e politiche della società lungo la storia e diventa il trait-d-union tra pensiero e azione

Il paesaggio tra Langhe e RoeroIl paesaggio tra Langhe e Roero

 

La rinascita di un territorio straordinario

Bruno Bertero, direttore generale dell’Ente Turismo Langhe Monferrato e Roero afferma a proposito dell’iniziativa e delle sue motivazioni: “Ogni destinazione può scegliere il suo posizionamento rispetto al prodotto, culturale e linguistico, e creare una sinergia. Il cibo è un contaminatore e un collegatore e può favorire la ricaduta economica e di immagine ampliando l’interesse e la diffusione del concetto lungo tutte le stagioni dell’anno, creando un nuovo modello turistico. Questi tre territori, con paesaggi diversi e un’offerta di ristorazione immensa possono trainare l’ospitalità ed estenderla a quella fascia di turista alto spendente che è alla ricerca di un’esperienza completa e appagante, che non si limita alla cena di lusso ma desidera assaporare lo “spirito” del territorio”. 

È per questo turista, assetato di cultura, che è necessario sviluppare un modello di ricettività alternativa, complesso per numeri e qualità, certamente, ma in grado di favorire la sostenibilità economica e ambientale, attraverso la digitalizzazione dell’offerta, la diversificazione di prodotti e la formazione di personale specializzato. 

Grinzane CavourGrinzane Cavour

Lo sviluppo, insomma, del territorio e della sua economia. L’obiettivo è far sì che il turista si senta attratto e allunghi la sua permanenza media. 

Lo stesso sentimento e atteggiamento che rispecchia quello del pubblico target della Fiera Internazionale del Tartufo di Alba, che sostiene il Festival e gli fa da supporto culturale, perché spiega il direttore dell’Ente Fiera Stefano Mosca: “Vino e cibo sono espressione di cultura e la musica è il contesto migliore per creare una vetrina italiana di alto livello per un pubblico internazionale”. Come il tartufo, infatti, anche il vino che la regione può vantare, diventa, così, un’attrattiva sempre più potente. A fianco dell’iniziativa, l’Associazione Vignaioli di Castellinaldo, con l’occasione, mira a promuovere i suoi vignaioli e le cantine produttrici della Barbera con le sue peculiarità. Un modo per dare visibilità a una sottozona importante e a un vino noto per la sua freschezza, l’acidità sostenuta ma morbida e i soli tannini del legno in cui affina per 6 mesi. Un vino da scoprire insieme al suo territorio. 

La musica dello Spirito e del territorio

La musica coglie lo spirito dei tempi

Ed ecco che il Festival, attraverso l’immaterialità dei suoni, diventa un viaggio nello Spirito e nei suoi significati. Oltre 40 artisti di fama internazionale, tra solisti e ensemble; 12 concerti nel territorio del Roero e non solo, della durata di un’ora, snelli ma curati per interagire col pubblico, gratuiti su prenotazione; una rassegna musicale impegnativa e importante perché “bisogna dare allo straniero un movente per venire” e, una volta arrivato, avvilupparlo nella qualità dell’offerta. Come afferma, infatti, Adrian Pinzaru, direttore artistico di Roero Cultural Events: “Grazie al grande lavoro di squadra che abbiamo fatto, possibile in virtù della partnership tra pubblico e privato, siamo riusciti a portare in Piemonte artisti che, vivendo l’esperienza del festival, diventeranno testimonial di un territorio eccezionale”. Dal 2 al 25 giugno prossimi la meta ideale è il Piemonte: musica, enogastronomia, storia e “spirito”, per un Festival all’insegna della cultura e del territorio. 

a cura di

Marina Caccialanza

Milanese, un passato come traduttrice, un presente come giornalista esperta di food&beverage e autrice di libri di gastronomia.
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